Fattori associati a complicanze trombotiche dopo la procedura di Fontan


L’obiettivo di uno studio è stato quello di identificare i fattori associati a un aumentato rischio di trombosi dopo procedura di Fontan.
La procedura di Fontan è il culmine della strategia palliativa per i pazienti con fisiologia univentricolare.
La trombosi è una complicanza importante dopo questa procedura.

Era stato condotto su 111 pazienti uno studio multicentrico, randomizzato e controllato, di confronto tra Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) rispetto a Warfarin ( Coumadin ) per la tromboprofilassi dopo la procedura di Fontan.
Tuttavia, non era emersa una differenza significativa riguardo alle complicanze trombotiche.

È stata effettuata un'analisi secondaria di questo studio, precedentemente pubblicato, per identificare i fattori associati a trombosi in questa popolazione.

Due anni e mezzo dopo la randomizzazione, la libertà dalla trombosi legata al tempo è stata del 69% ( tutti eventi venosi, nessuno arterioso ), con il 28% di trombosi manifestata con segni o eventi clinici.

Il pericolo di trombosi è stato più alto subito dopo Fontan con un graduale aumento del rischio durante la fine del follow-up.

Nei modelli multivariati, i fattori associati a un più alto rischio di trombosi sono stati atresia polmonare con setto ventricolare intatto ( hazard ratio, HR=3.64, P=0.04), distorsione della arteria polmonare ( HR=2.35, P=0.06 ), più bassi livelli di bilirubina non-coniugata pre-operatoria ( HR=0.84 micromol/l, P=0.04 ), utilizzo di linee venose centrali per più di 10 giorni o fino alla dimissione dall'ospedale ( HR=17.8, P minore di 0.001 ) e più basso FiO2 ( frazione inspirata di ossigeno ) nelle 24 ore dopo la procedura ( HR=0.67/10%, P=0.06 ).

I pazienti trattati con Warfarin che hanno regolarmente raggiunto i livelli minimi di obiettivo di INR o quelli trattati con Acido Acetilsalicilico hanno presentato una diminuzione del rischio di trombosi rispetto ai pazienti che spesso non sono riusciti a raggiungere il livello obiettivo di INR ( HR=3.53, P=0.01 ).

In conclusione, sono necessarie strategie di tromboprofilassi più favorevoli alla luce delle difficoltà nel controllare la terapia con Warfarin e l'alta prevalenza di trombosi in questa popolazione. ( Xagena2013 )

McCrindle BW et al, J Am Coll Cardiol 2013; 61: 346-353

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